Primo maggio: il lavoro tra insicurezza e schiavitù
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Direttore: Alessandro Plateroti

Primo maggio: tra insicurezza e schiavitù

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Nella giornata della festa dei lavoratori i sindacati chiedono più lavoro e sicurezza.

La manifestazione dei sindacati del Primo Maggio che si svolge ad Assisi vede come slogan “Pace, lavoro e salari”. A Roma il tradizionale “Concertone” in piazza San Giovanni e proteste e manifestazioni in altre città come a Torino. Quest’anno Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza San Francesco ad Assisi per combattre per la dignità dei lavoratori.

I temi della manifestazione portano al centro ovviamente il lavoro e la crescita del paese e dei compensi e soprattutto la lotta al precariato e all’insicurezza lavorativa. Ma è anche un’occasione per inneggiare alla pace. Non mancano le tensioni dei cortei del Primo Maggio. A Torino scontri tra la polizia e un gruppo di lavoratori del food delivery che chiedeva di sfilare “per portare la loro voce di sfruttati”. I rider sono stati fermati dalle forze dell’ordine in assetto anti-sommossa quando hanno cercato di entrare nel corte. Gli scontri sono degenerati in manganellate ai manifestanti vicino piazza San Carlo.

Lo sfruttamento e la schiavitù sono ormai prassi del lavoro italiano ma i giovani sono stanchi di subire questo trattamento tra precariato e insicurezza e iniziano a dire basta. I salari sono fermi e sono da fame mentre il costo della vita continua a crescere, i contratti sono sempre più rari e la stabilità è diventata un miraggio per i giovani. La mancanza di offerta del lavoro soprattutto per i giovani che si sono formati è frustrante e i numeri mostrano la condizione critica della disoccupazione giovanile.

Roma
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Garantire la sicurezza e la dignità

La ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti scrive: “Il lavoro è fondamento della nostra Repubblica, è requisito essenziale per la piena libertà personale e vera leva di sviluppo per il nostro Paese. Abbiamo il dovere di garantire il pieno compimento di questo diritto, per dare a tutte e a tutti la possibilità di contribuire al bene comune, con un lavoro dignitoso e sicuro. E’ una conquista di civiltà che non può più aspettare”. Dal Senato la Presidente nel suo discorso sottolinea come due anni di pandemia abbiano cancellato più di 1,2milioni di posti di lavoro e ora è tempo di recuperare. Ma il leader di Azione Calenda sottolinea che sul lavoro servono fatti e non retorica.

Intanto, non si fermano gli incidenti sul lavoro nemmeno nel giorno del Primo Maggio. Un’esplosione nel parmense provoca altri lavoratori feriti. Sulla sicurezza sul lavoro si pronuncia anche il preisdente della Repubblica Mattarella. Il segretario della Cisl chiede al governo “di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa”. Bisogna “sostenere la centralità del lavoro. Lavoro dignitoso, di qualità, contrattualizzato. Lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri. Non abbiamo più sangue da dare“.

Anche Landini sottolinea quanto poco il governo abbia fatto per intervenire su questo aspetto fondamentale che è diventato una piaga del nostro paese. “C’è bisogno di provvedimenti straordinari per sostenere i redditi dei lavoratori e dei pensionati, con la riduzione del cuneo fiscale, per aumentare il bonus bollette, il fondo affitti: misure immediate e poi strutturalmente intervenire con una riforma fiscale” ha ribadito il leader della Cgil.

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ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2022 13:03

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